Martedì 13 Dicembre i lavoratori TIM di tutta Italia, scenderanno nelle piazze per far sentire la propria voce contro la mala-gestione che da oltre dieci anni sta depauperando una delle più grandi aziende del paese.
Il caso Tim è il simbolo di un sistema finanziario in corto circuito. L’azienda comunica ai mercati i dati positivi dei propri andamenti finanziari, ed elargisce bonus per i dirigenti da Superenalotto come dimostra il caso di Cattaneo che si autopremierà con ben 55 milioni di euro a fine mandato.
Nel frattempo si disdice in modo unilaterale il contratto di secondo livello, tagliando i salari, la professionalità, togliendo ai giovani giorni di ferie, cancellando gli scatti di anzianità e molto altro, sintetizzando: eliminando i diritti fondamentali ai lavoratori.
Le sigle sindacali sottolineano ancora una volta che “in base alle scelte che saranno fatte da Tim e Agcom il quadro si complica: dagli annunci strategici di mesi fa dove Tim annunciava 4.000 assunzioni nel 2017 si passa ai possibili 5.000 esuberi con pesanti ricadute per tutto il settore delle telecomunicazioni. Il gruppo non deve essere un bancomat ma un asset di sviluppo strategico per il Paese.
Lo sciopero è stato indetto per molteplici motivi. I lavoratori hanno protestato contro la politica di tagli di diritti e di salari annunciati dalla nuova dirigenza TIM. I sindacati dicono no all’eccessivo ricorso ad appalti, subappalti, delocalizzazioni e consulenze. Dicono sì alla definizione di un piano industriale di sviluppo per l’azienda, alla reinternalizzazione delle attività lavorative, alla revisione dell’organizzazione del lavoro e al coinvolgimento dei lavoratori e delle lavoratrici.
La MANIFESTAZIONE UNITARIA organizzata contestualmente allo SCIOPERO GENERALE si svolgerà nelle seguenti modalità:
ore 7,30 – 9,30: Presidi presso tutte le sedi di lavoro;
ore 9,30 – 13: Concentramento in Piazza Gramsci. Corteo: Via Dalmazia, L.mare Nazario Sauro, P.zza Eroi del Mare, C.so Cavour, C.so Vittorio Emanuele, Piazza Prefettura (incontri istituzionali).
I Lavoratori di Lecce, Brindisi, Taranto, Foggia, Andria raggiungeranno Bari in pullman.