Tim: comunicato unitario su accordo ferie e permessi retribuiti

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Nella giornata dell’8 gennaio, è proseguito il confronto tra Tim, Slc-Cgil, Fistel-Cisl, Uilcom-Uil e il Coordinamento Nazionale RSU, sul tema ferie e permessi retribuiti (EF) che ha portato alla sottoscrizione delVerbale di Accordo il 9 gennaio 2019.Il dibattito è iniziato dall’esposizione di un testo da parte dell’azienda, che provava a raccogliere alcune osservazioni che le parti sindacali avevano avanzato nel precedente incontro del 13 dicembre 2018.Il testo presentato dall’azienda ad inizio lavori tuttavia continuava a mantenere diverse criticità che, se non superate, rischiavano di compromettere l’esito della trattativa. La discussione che ne è scaturita tra le parti sindacali e l’azienda, ha visto momenti di confronto serrato, su temi specifici per approdare ad avanzamenti concreti nel merito degli argomenti, unitamente a dibattiti all’interno delle rispettive delegazioni sindacali, per cercare di superare tutte le distanze. La trattativa con la Direzione Aziendale all’interno delle 20 ore di non stop dei lavori, da parte delle Segreterie Nazionali Confederali e del Coordinamento Nazionale delle RSU, è stata caratterizzata da più di un momento ditensione, visto il permanere sino ad ore avanzate della giornata, di punti importanti difficili da superare e sui quali non vi era disponibilità aziendale a giungere ad intese condivise. Il lavoro continuo e paziente svolto dalla delegazione sindacale confederale, ha permesso di trovare un’intesache mantenesse inalterato il principio definito nell’accordo sottoscritto al Ministero del Lavoro il giorno 11giugno 2018 e presente sul CCNL delle TLC, ovvero la fruizione dei permessi individuali dell’anno in corso senzaalcuna previsione di programmazione di quest’ultimi.Il regolamento unilaterale aziendale ci aveva consegnato “strutturalmente” dal 2020: 2 giorni di Ferie e 12 oredi EF in meno, il percorso che abbiamo realizzato, decisamente non scontato in un contesto complicato dell’azienda TIM, ha permesso di “riottenere” sia i 2 gg di ferie, sia le 44 ore di EF richieste nella piattaforma unitaria di secondo livello (Ferie ed EF che Tim ci tolse unilateralmente nel 2016 con la disdetta degli accordi di secondo livello sottoscritti nel 2008) che si vanno ad unire all’accordo sul PDR del 2017. Nel merito l’accordo realizzato il giorno 9 gennaio 2019, può essere sintetizzato dai seguenti punti:

● Pianificazione Ferie entro il 30 aprile di ogni anno;

● 15 gg effettivi di Ferie fruite entro il 30 settembre; tutte le Ferie sono da fruire entro il 31 dicembre diogni anno con eccezioni da prevedere fuori da questo periodo per chi ha specifiche esigenzeprogrammate;

● L’approvazione delle ferie entro 10 giorni di calendario;

● Chiusure collettiva per i settori NON operativi: i 5 giorni di chiusura collettiva in contiguità con le festività a calendario gestite con esami congiunti annuali, altri 5 gg nella settimana di ferragosto;

● Conferma delle due giornate di ferie “aggiuntive” strutturali in sostituzione di equivalenti giornate di bonus, come già previsto dall’accordo dell’11 giugno 2018 sottoscritto al Ministero;

● Bonus di 1 giornata da utilizzare entro giugno 2019 per chi ha fruito tutti i residui delle EF ed il 75 % per l’anno 2018;

● Smonetizzazione strutturale e obbligatoria della festività del 4 novembre in cambio di 8 ore di permessi retribuiti individuali;

● Conferma delle 32 ore di EF contrattuali, cui si aggiungono le 8 ore derivanti dalla smonetizzazione strutturale del 4 novembre di cui sopra (tot. 40 ore);

● Non è prevista ALCUNA programmazione delle EF che devono essere fruite nell’ anno di competenza;

● EF residue (Conto Ore) maturate sino al 31 dicembre 2018 da fruire entro il 30 giugno 2019;

● Periodo minimo di fruizione EF ridotto a 15 minuti;

● Smonetizzazione “volontaria” della festività del 6 gennaio per il solo anno 2019 a fronte del consueto riconoscimento di una giornata di permesso retribuito;

● Smonetizzazione “obbligatoria” della festività del 2 giugno 2019 a fronte del riconoscimento di una giornata di permesso retribuito e 4 ore di permessi EF aggiuntivi da utilizzare entro dicembre 2019;

● Per chi non fruirà dell’intera spettanza di permessi EF nel corso dell’anno di maturazione e quindi entro il 31 dicembre di ogni anno, non vi sarà più la possibilità di disporne e sarà Tim in via unilaterale a programmarli dal 1 gennaio ed entro il 30 aprile dell’anno successivo;

● Per chi invece fruirà entro il 31 dicembre di ogni anno dell’intera spettanza di ferie e permessi, Tim riconoscerà ulteriori 4 ore di permessi EF (per un totale di 44 ore) da utilizzare nel corso dell’anno successivo e comunque entro il 31 dicembre dell’anno successivo;

● Concessione di ulteriori 8 ore di permessi a recupero (con il medesimo funzionamento dei Tim Mamma e papà), per il personale di livello operativo o operante in archi di turnazione, che abbia esaurito la propria spettanza di ferie e permessi EF entro novembre dell’anno di competenza. A breve verranno calendarizzate Assemblee Informative su tutti i territori al fine di illustrare l’intesasottoscritta. Per le Segreterie Nazionali SLC-CGIL, FISTel-CISL, UILCOM-UIL l’accordo ottenuto rappresenta un importante tassello all’interno di un percorso che vuole giungere nell’immediato ad un riordino della materia relativa al secondo livello, cuore pulsante delle condizioni di regolazione di – vita lavoro – di circa 50.000 lavoratrici/lavoratori del Gruppo TIM. Riteniamo questo accordo un primo passo positivo per una normalizzazione delle relazioni industriali che saranno fondamentali per la gestione del futuro industriale di Tim e del Gruppo a tutela delle migliaia di lavoratrici/lavoratori occupati. E’ all’interno di questo schema che il “sindacato confederale” vuole muoversi e misurarsi quotidianamente per cercare, con il confronto continuo e gli eventuali accordi, di stabilizzare e migliorare quanto più possibile i rapporti e lo stato di clima negativo che permane dentro il Gruppo TIM portando risultati tangibili e positivi ainostri rappresentati. Non ci sfugge però che la situazione azionaria ed organizzativa del GRUPPO TIM continua ad essere molto complicata e che una stabilità dell’azienda è assolutamente necessaria oltre ad una chiarezza da parte del GOVERNO sul futuro di TIM e delle sue aziende controllate. Auspichiamo quindi che con l’arrivo del nuovo AD, Dott. GUBITOSI, ci sia un cambio di passo in un’ottica distabilità azionaria e rilancio del Gruppo con gli attuali livelli occupazionali assieme al mantenimento del perimetro e che il GOVERNO ascolti al più presto le istanze della parti sociali (due convocazioni già andateinevase) ed indichi cosa intenda fare sulla RETE e sulle TLC del PAESE.

Le Segreterie Nazionali SLC CGIL – FISTEL CISL – UILCOM UIL

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