SLC CGIL BARI in occasione dell’08 Marzo: Intervista a STEFANIA SANTORO

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SLC CGIL BARI in occasione dell’08 Marzo:
5 Domande a STEFANIA SANTORO. Donna, Lavoratrice di Call Center, Segretaria Provinciale Slc CGIL BARI.

Grazie per la disponibilità. Lei è Segretaria Provinciale SLC CGIL BARI con delega alle TLC.

Viste le ultime vertenze di carattere nazionale  che sono balzate alla cronaca ultimamente, difatti Repubblica ieri ha dedicato la prima pagina al mondo delle Telecomunicazioni, vorrei farle qualche domande su questo settore, ed in particolare sul mondo dei Call Center che conta una popolazione a maggioranza femminile approfittando anche della sua esperienza non solo di sindacalista, ma anche di lavoratrice :

  • 80.000 lavoratori nel settore Call Center un’importante bacino di lavoratori. Aveva ragione quindi l’allora Ministro Damiano che nel 2006 diede rilievo a questo lavoro inaugurando il “periodo delle stabilizzazioni”, forse il momento più alto del settore?

IL NUMERO DEI LAVORATORI IMPEGNATI NEL SETTORE DICE MOLTO: DICE DI UN SETTORE CHE È CRESCIUTO NONOSTANTE LA GENERALE DIFFICOLTÀ DI MOLTI SETTORI DELL’ECONOMIA CON UN TREND OCCUPAZIONALE SUPERIORE A QUELLO MEDIO DI ALTRI COMPARTI; RACCONTA DI UN SETTORE, QUELLO DELLE TLC, STRATEGICO PER LA NOSTRA ECONOMIA MA IN CONTINUA CRISI SIA PER GLI ATTACCHI AI DIRITTI ED ALLA DIGNITA’CHE ORAMAI DA ANNI VENGONO PERPETRATI A TUTTI I LAVORATORI SIA PER LA MANCANZA DI INVESTIMENTI E DI NORMATIVE NAZIONALI CHE NE IMPEDISCONO STABILITÀ E SANA CRESCITA.
GLI ANNI DELLE CIRCOLARI DAMIANO, SONO STATI ANNI IMPORTANTI PER I CALL CENTER E PER MOLTI LAVORATORI, CHE COME ME, HANNO VISTO RICONOSCERE IL PROPRIO RUOLO DI LAVORATORI SUBORDINATI GRAZIE ALLE STABILIZZAZIONI: QUANDO LE ISTITUZIONI METTONO AL CENTRO IL LAVORO E I DIRITTI, I BENEFICI SONO COMUNI. INFATTI IN QUEL PERIODO, IN PARTICOLAR MODO, SI E’ ASSISTITO AD UNA RIORGANIZZAZIONE DELLE IMPRESE VERSO FORME SOCIETARIE PIU’ COMPLESE, SOCIETA’ PER AZIONI E SOCIETA’ A RESPONSABILITA’ LIMITATA A FRONTE DI UNA RIDUZIONE DI TUTTE LE ALTRE TIPOLOGIE.

  • Lei è donna, lavoratrice di Call Center ed adesso Segretaria della categoria di riferimento nella CGIL, la Slc, ma sul territorio di Bari e Provincia ci sono tanti ragazzi e ragazze nonché donne e uomini che lavorano nel settore.

BARI E LA PROVINCIA CONTANO NUMEROSISSIMI CALL CENTER CON CARATTERISTICHE, DIMENSIONI E CON CONDIZIONI LAVORATIVE DIFFERENTI. ACCANTO A REALTA’ DI ECCELLENZA CON LAVORATORI SINDACALIZZATI, CONTINUANO A INSISTERE AZIENDE DI CALL CENTER CON CONDIZIONI DI LAVORO INACCETTABILI, DA UN PUNTO DI VISTA NORMATIVO, RETRIBUTIVO E DELLA SICUREZZA; CALL CENTER CHE GESTISCONO ANCHE COMMESSE IMPORTANTI NEI QUALI, TUTTAVIA, IL LAVORO NON E’ DIGNITOSO, E’ SOTTOPAGATO E I LAVORATORI SONO SOTTO CONTINUO RICATTO OCCUPAZIONALE, PRONTI AD ACCETTARE DI TUTTO IN CAMBIO DI UNA MISERA RETRIBUZIONE. SONO LE STESSE AZIENDE CHE, ABBATTENDO IL COSTO DEL LAVORO A SCAPITO DELLE LAVORATRICI E DEI LAVORATORI, FANNO DUMPING ALLE AZIENDE SANE CHE STENTANO, COSI’, A STARE SUL MERCATO. DA TEMPO E’ IN ATTO IN PUGLIA, A BARI, A TARANTO E NELLE ALTRE PROVINCIE, L’AZIONE DI DENUCIA DELLA SLC CGIL DI QUESTE REALTA’ LAVORATIVE. IN ALCUNI CASI RIUSCIAMO A STIPULARE ACCORDI CHE RESTIRUISCONO DIRITTI E SALARIO AI LAVORATORI MA TUTTI DEVONO FARE LA LORO PARTE: MI RIFERISCO AI COMMITTENTI ED AL GOVERNO CHE HA UNA RESPONSABILITA’ POLITICA E MORALE SULLA NON POSSIAMO SOTTACERE E CHE DOVREBBE GARANTIRE I LAVORATORI, IL LAVORO.

  • Nel Febbraio 2016 veniva approvata dal nostro parlamento “La Clausola Sociale di Salvaguardia” in altri settori era già presente, ma per i Call Center può spiegarci come funzione, la sua applicabilità e soprattutto se ha portato reali benefici a livello occupazionale?

QUELLA DELLA CLAUSOLA SOCIALE E’ STATO UN GRANDE TRAGUARDO PER I LAVORATORI E PER NOI DELLA SLC CGIL CHE SIAMO STATI, PIU’ DI TUTTI, IN PRIMO PIANO NELLA BATTAGLIA DELLA STABILITA’ OCCUPAZIONALE SIN DAL 2007! CI ABBIAMO CREDUTO E CON NOI CI HANNO CREDUTO TUTTI I LAVORATORI CHE NEL CORSO DEGLI ANNI CI HANNO SEGUITO E SOSTENUTO CON GLI SCIOPERI NAZIONALI, CON LA NOTTE BIANCA DEI CALL CENTER, CON UNA RACCOLTA FIRME CHE IN MENO DI UN MESE HA RAGGIUNTO 18000 FIRME E CON TUTTE LE NUMEROSE INIZIATIVE CHE SI SONO TENUTE IN TUTTO IL TERRITORIO NAZIONALE.
LA CLAUSOLA SOCIALE PREVEDE LA PROSECUZIONE DEI RAPPORTI DI LAVORO GIÀ ESISTENTI IN CASO DI SUCCESSIONE DI IMPRESE NEGLI APPALTI CON IL MEDESIMO COMMITTENTE E LA PROTEZIONE DEI TRATTAMENTI ECONOMICI E NORMATIVI CONTENUTI NEI CONTRATTI COLLETTIVI.
I BENEFICI LI STIAMO GIA’ RISCONTRANDO PERCHE’ ATTRAVERSO L’APPLICAZIONE DELLA CLAUSOLA SOCIALE SIAMO RIUSCITI A SALVAGUARDARE MIGLIAIA DI POSTI DI LAVORO.
TUTTAVIA QUESTO NON BASTA. BISOGNA FORNIRE IL MERCATO DI REGOLE CERTE CHE METTANOI UN FRENO ALLE DELOCALIZZAZIONI E AL MASSIMO RIBASSO.
UN AVANZAMENTO IN QUESTO SENSO C’E’ STATO CON L’ULTIMO DDL STABILITA’, TUTTAVIA IL SETTORE NECESSITA ANCORA DI INTERVENTI COME LA PREVISIONE DI AMMORTIZZATORI SOCIALI STRUTTURATI CHE NON DIPENDANO PIU’ DA STANZIAMENTI SPECIFICI DEL GOVERNO E CHE PERMETTANO UNA GESTIONE DELLE FLUTTUAZIONI FISIOLOGICHE DEL MERCATO.
TUTTO QUESTO LO DICIAMO ALLE AZIENDE E LO DICIAMO SOPRATTUTTO AI COMMITTENTI.DA PARTE NOSTRA CREDIAMO CHE TALI PROBLEMATICHE SI POSSANO SUPERARE ANCHE CON GLI STRUMENTI CHE CI OFFRE LA CONTRATTAZIONE.

  • Se le dicessi:

STRESS CORRELATO

 LO STRESS DA LAVORO CORRELATO RAPPRESENTA UN ALTRO GRANDE PROBLEMA DEL SETTORE CHE EMERGE CON PREPOTENZA OGNI GIORNO DI PIU’.
LA RIPETITIVITÀ E IL CONSIDEREVOLE CARICO DI LAVORO GENERANO ELEVATI LIVELLI DI STRESS. L’UTILIZZO DI POSTAZIONI RIPARATE E PROTETTE PER CONTRASTARE LE INTERFERENZE AMBIENTALI IMPLICA L’ISOLAMENTO SOCIALE DEGLI OPERATORI.
BISOGNEREBBE RACCONTARE DELLE CHIAMATE SENZA SOLUZIONE DI CONTINUITÀ, DEI RICHIAMI SUI TEMPI DI CHIAMATA, DEI CLIENTI POCO CORTESI..PERCHÉ RACCONTARE LO STRESS È IL MODO MIGLIORE PER FAR CAPIRE L’IMPORTANZA DELLA VALUTAZIONE DELLO STRESS LAVORO CORRELATO. INTORNO ALLO STRESS C’È UNA CERTA DOSE DI SOTTOVALUTAZIONE E DIFFIDENZA E POI C’È IL PUNTO DI VISTA DI MOLTI DATORI DI LAVORO CHE RITENGONO UNA FORMA DI EUSTRESS (IL COSIDDETTO STRESS ‘POSITIVO’) QUALSIASI FORMA DI PRESSIONE SUI LAVORATORI, MA LO STRESS PER ESSERE POSITIVO DEVE ESSERE SOSTENIBILE! E COMUNQUE L’ECCESSO DI STRESS HA EFFETTI CONCRETI SULLA VITA DEI LAVORATORI E SULLA QUALITÀ DEL LAVORO. SENZA DIMENTICARE CHE LO STRESS LAVORO CORRELATO HA ANCHE UN COSTO LAVORATIVO : ASSENTEISMO, RITARDO, PAUSE PROLUNGATE, DECREMENTO DELLA PERFORMANCE O DIFFICOLTÀ NELLE RELAZIONI INTERPERSONALI (INCAPACITÀ DI COLLABORARE CON I TEAM LEADER, RIFIUTO DELLE REGOLE). ALCUNI DATORI DI LAVORO SPESSO RIFIUTANO APRIORISTICAMENTE L’IDEA CHE SI POSSA TRATTARE DI PROBLEMI LEGATI ALLO STRESS. IN REALTÀ RIPENSARE L’ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO NELL’OTTICA DI UNA RIDUZIONE DELLO STRESS SAREBBE LUOGO FUNZIONALE ANCHE AL MIGLIORAMENTO DELLE PRESTAZIONI DEI LAVORATORI.

REFERENDUM POPOLARE PER IL LAVORO 2017

IL NOSTRO PAESE HA UNA GRANDE NECESSITA’ DI DIFESA DELLA DIGNITA’ E DELLA LIBERTA’ DI CHI LAVORA. PER QUESTO COME CGIL ABBIAMO LANCIATO UNA SFIDA, UNA SFIDA ALTA: QUELLA DELLA CARTA DEI DIRITTI UNIVERSALI DEL LAVORO, IL NUOVO STATUTO DELLE LAVORATRICI E DEI LAVORATORI A SOSTEGNO DELLA QUALE SAREMO CHIAMATI, SPERIAMO PRESTO, A VOTARE PER DUE REFERENDUM : ABROGAZIONE DEI VOUCHER E L’ABROGAZIONE DELLE NORME CHE LIMITANO LA RESPONSABILITÀ SOLIDALE DEGLI APPALTI.
SU BARI E PROVINCIA ABBIAMO UN DATO ALLARMANTE: 900MILA VOUCHER UTILIZZATI NEI PRIMI MESI DELL’ANNO. L’UTILIZZO DEI VOUCHER E’ ANDATO BEN OLTRE QUELLO CHE ERA L’ORIGINARIO AMBITO APPLICATIVO TANTO DA RAPPRESENTARE UNA SOMMERSIONE ANZICCHE’ UNA EMERSIONE DEL LAVORO NERO ED IRREGOLARE, MOTIVO PER I QUALE ERANO STATI CREATI.
L’ABROGAZIONE DELLE NORME CHE LIMITANO LA RESPONSABILITÀ SOLIDALE DEGLI APPALTI VUOLE DIFENDERE I DIRITTI DEI LAVORATORI OCCUPATI NEGLI APPALTI E SUB APPALTI COINVOLTI IN PROCESSI DI ESTERNALIZZAZIONE, ASSICURANDO LORO TUTELA DELL’OCCUPAZIONE NEI CASI DI CAMBI D’APPALTO E CONTRASTANDO LE PRATICHE DI CONCORRENZA SLEALE ASSUNTE DA IMPRESE NON RISPETTOSE DEL DETTATO FORMATIVO.
26 MILIONI DI PERSONE DOVRANNO ANDARE A VOTARE: E’ UN NUMERO IMPORTANTE CHE NECESSITA DI UN IMPEGNO STRAORDINARIO DA PARTE DI TUTTI. PER QUESTO OGNI GIORNO, ACCANTO AL LAVORO ORDINARIO, SIAMO NELLE PIAZZE, NEI MERCATI, NEI LUOGHI DI LAVORO PER RAGGIUNGERE TUTTI I CITTADINI, TUTTE LE FAMIGLIE ALL’INTERNO DELLE QUALI C’E’ SEMPRE UN PARENTE, UNA SORELLA, UN MARITO CHE HA PERSO IL LAVORO A CAUSA DI UN CAMBIO D’APPALTO OPPURE CHE LAVORA CON I VOUCHER.
SPERIAMO SOLO CHE IL GOVERNO FISSI FINALMENTE LA DATA DEI REFERENDUM!

  • Vorrei chiudere, chiedendole un pensiero personale, in qualità di donna, facendo riferimento a due date: 25 Novembre – 08 Marzo:

RISPONDO CON UN BELLISSIMO POST CHE LA SLC CGIL NAZIONALE HA PUBBLICATO IN OCCASIONE DELL’8 MARZO:

#NONUNADIMENO
LA VIOLENZA NON È SOLO FISICA.
LA VIOLENZA È:
• TU NON ESCI
• DAMMI IL TELEFONO
• TOGLITI QUEL ROSSETTO
• QUELLA GONNA È TROPPO CORTA
• COSÌ SEMBRI UNA PUTTANA
• LAVA I PIATTI
• NON VAI DA TUA MADRE
• LE TUE AMICHE SONO POCO DI BUONO
• STAI ZITTA
• NON VALI NIENTE
• TU NON LAVORI PENSA AI FIGLI
• IN PALESTRA NO
• NON COMBINI MAI NULLA DI BUONO
• NON STARTI VICINO NEL MOMENTO DEL BISOGNO, MA PRETENDERE CHE TU CI SIA SEMPRE QUANDO HA BISOGNO LUI
LA VIOLENZA È LUI :
• CHE GRIDA
• CHE TI SPINTONA
• CHE TI TRADISCE
• CHE TI UMILIA
• CHE NON SI PRENDE CURA DELLA FAMIGLIA
• CHE NON TI FA MAI UN COMPLIMENTO
• CHE IL SESSO È UN OBBLIGO
• CHE DECIDE LUI
• CHE TI IMBARAZZA
• CHE TI GUARDA E TU HAI PAURA DI PARLARE…
***LA VIOLENZA È QUELLA CHE HA UCCISO FEDERICA AD IGLESIAS***
L’ULTIMA DI UNA SERIE INFINITA DI INGIUSTIZIE CHE UCCIDONO DONNE GIÀ MORTE UMILIANDOLE ANCORA UNA VOLTA.
•IOCISONO •NOALLAVIOLENZASULLEDONNE•

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