La Gazzetta del Mezzogiorno: restino nell’impresa tutte le fasi produttive

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(da lagazzettadelmezzogiorno.it)

Le lavoratrici ed i lavoratori della Gazzetta del Mezzogiorno nei giorni scorsi si sono riuniti in assemblea con le Rsu e le federazioni sindacali di categoria per esprimere il loro fermo dissenso ad ogni ipotesi di smembramento del ciclo produttivo della storica testata pugliese.

Le lavoratrici ed i lavoratori della Gazzetta del Mezzogiorno e le loro rappresentanze sindacali non si sono sottratti dall’analizzare una situazione di crisi economico-aziendale ed hanno aderito ad una linea di sacrifici tracciata nell’ul – timo piano d’impresa presentato dall’editore, sottoscrivendo un accordo che prevede, oltre al prepensionamento di 18 unità, un contratto di solidarietà al 23 percento che comporta una riduzione del salario per tutti i lavoratori poligrafici.

La notevole riduzione di organico di presenza, generata dall’applicazione del piano, risulta insufficiente per affrontare tutti i processi aziendali e comporta un riflesso negativo sull’organizzazione del lavoro tale da rendere inevitabile un processo massiccio di formazione e mobilità professionale necessario a riassestare il processo produttivo.

Il citato piano d’impresa sulla riorganizzazione aziendale prevede come primo impegno dell’azienda il mantenimento della unicità produttiva del giornale, unitamente al recupero della sua strategicità in particolare nel territorio pugliese.

Oggi, a fronte delle insistenti voci di smantellamento della rotativa, sono scattate le ferme reazioni delle lavoratrici e dei lavoratori che, nel corso della succitata assemblea, hanno espresso un posizionamento unanime sul mantenimento all’interno dell’impresa di tutte le attuali fasi produttive. L’assemblea ha dato mandato alla Rsu e alle federazioni di categoria di attivare immediatamente le necessarie iniziative, anche di lotta, per difendere l’unicità dell’azienda e il parametro occupazionale, nel rispetto degli accordi sottoscritti che chi scrive intende onorare e rispettare.

Infatti, solo se vi sarà l’integrale rispetto degli accordi la Rsu e le federazioni sindacali di categoria continueranno a dare la loro disponibilità al confronto per la ricerca di soluzioni condivise, anche favorendo interventi legislativi di sostegno al sistema dell’informazione, finalizzati a portare l’azienda fuori dalla crisi.

LA RSU – Maria Luigia Bucci per la Slc Cgil – Vito Gemmati per la Uilcom Uil

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